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Niente più che un istante. È bastato un istante per distruggere un capolavoro. Ovunque egli sia ora, Gian Marco non è più qui, non è più tra noi. Ha abbandonato il corpo su quella strada. Ma quello che ha lasciato, oltre ad un atroce, insostenibile senso di vuoto, è uno sterminato campo fertile da cui lentamente nascerà una distesa di fiori. È nel cuore di chi è rimasto, è nella musica heavy metal che possiamo ancora sentire, è nei ricordi di chi gli è stato vicino e grazie a lui è diventato più grande. Questo libro è un tributo alla sua grinta, alle sue tante passioni, alla forza con cui ha affrontato tutto e tutti. Poesie che lasciano percepire lo strazio del cuore di sua madre, ma che fanno riflettere sul senso e sulla precarietà della vita.